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Ci troviamo davanti alla Norcineria Coccia a Norcia, in Umbria. All’ingresso del negozio ci sono Francesca e Iliana, pronte ad accogliere i clienti e a offrire loro prodotti genuini e di qualità. Ai passanti offrono sempre un assaggino di salame e formaggio, per far provare i loro prodotti e far conoscere i sapori dell’antica tradizione del loro territorio. Nella Norcineria Coccia trovi tutti i sapori tipici di questa zona umbra: dal salame al tartufo ai formaggi pregiati, fino ad arrivare in un piccolo angolo dove vengono esposti prodotti di territori limitrofi, come la birra e le lenticchie di Castelluccio e il famoso vino di Montefalco.
In un momento difficile come quello del Covid, tra un’infornata e l’altra, con l’appoggio delle loro famiglie, hanno portato fuori dalle mura di casa i loro biscotti, che tanto ricordano le tessere dei bellissimi mosaici bizantini, creando in poco tempo e con ottimi risultati la loro azienda dolciaria: Biscotti Bizantini.
Spesso sappiamo che ciò che mettiamo in tavola possiede una lunga storia, ma non sappiamo quanto lunga essa sia. Ebbene, siamo andati a scoprire il formaggio piemontese Montèbore, la cui storia si intreccia a quella di un antico castello, ad un matrimonio nobiliare e a Leonardo Da Vinci. Intrigante, no? Siamo a Fabbrica Curone, un paese della Val Curone immerso tra i Colli Tortonesi, in provincia di Alessandria. Ci accoglie Matteo Grattone, 23 anni, il vero e proprio volto del Caseificio Terre del Giarolo.
Estimatore dell’artigianato tradizionale abruzzese, custode di tecniche uniche e preziose, espressione del talento artistico nativo di Guardiagrele, città in cui è nato, cresciuto e ha a lungo lavorato. L’orafo Maurizio D’Ottavio è partito da tutto questo, ma poi ha saputo anche reinventarsi e completarsi per seguire i tempi e andare incontro ai suoi clienti, giovani e meno giovani, oggi orientati verso un’idea di gioiello personalizzato e su misura.
Luca Pagani è un’artista e pittore ravennate talentuoso, che ama accoglierti nel suo laboratorio lasciando che siano le sue opere a parlare: animali dai colori vividi e dai dettagli realistici, paesaggi floreali, monumenti ritratti come negativi di una foto e oggettistica decorata. Nel suo laboratorio, nel cuore di Ravenna, tra mosaici e monumenti UNESCO, Luca si lascia ispirare e puoi trovarlo, insieme a Francesca Fontana, la designer con cui condivide questo spazio, tra tubetti di colori aperti e pennelli intrisi di olio, a realizzare una delle sue bellissime tavole.
7 nodi è un negozio-laboratorio gestito da Paola e Mirko, una coppia di giovani artigiani con un’idea ben precisa in testa: realizzare oggetti di carta che possano trasformarsi in compagni per la quotidianità (come le agende e i quaderni) ma soprattutto in pensieri speciali per le feste o le grandi occasioni, dal Natale al matrimonio, dal compleanno alla laurea. La loro idea è dare vita a un negozio dove gli oggetti sono strettamente legati al mondo delle emozioni: contro una prassi comune, legata alla pura e semplice utilità pratica, le loro creazioni sembrano invitare ad uno sguardo più sognante e colorato nei confronti della realtà. Li abbiamo incontrati nella loro sede in via Muzio Attendolo, una piccola via ai margini del quartiere Pigneto, che negli anni si è fatto sempre più vibrante dal punto di vista della creatività artistica e artigianale.
Con Luca Domizio, ombrellaio e proprietario della bottega Ombrelli Domizio, situata vicino la Prenestina nel quartiere a Est di Roma, entriamo nel fantastico mondo artigianale dell’ombrello per conoscere la lavorazione e le diverse esigenze annunciate dalla moda, che diventa l’espressione di un momento storico caratterizzando gli accessori usati in una particolare epoca.
Immaginiamo una strada che, come un serpente, si snoda misteriosa tra le anse panciute delle montagne, la pelle punteggiata da macchie più scure: sono piccoli gruppi di baite, i tetti grigi della stessa roccia che le sovrasta. Al centro di ogni paese, un campanile appuntito, anch’esso di pietra, modesto e serafico, si protende verso l’altro, come a cercare di afferrare gli ultimi raggi di sole, nella luce ormai fioca del tramonto. È proprio su uno di quei campanili della Val di Susa che inizia la nostra storia: la storia della famiglia Giverso.
A Cartignano, in provincia di Cuneo, si trova un’azienda di zafferano davvero particolare, fondata da Paola e Sebastiano nel 2019. Il nome del loro progetto, Zaf Zaf, rimanda proprio al piccolo fiore di colore indaco e con il pistillo rosso fuoco. L’idea che ha dato vita all’azienda è quella di riuscire a creare un prodotto di alta qualità, sostenibile, in comunione con la natura e, allo stesso tempo, la volontà di ritornare alle origini.
“L’arte perfetta” di Cecilia Ariaudo e di Paola e Simona Cenciarelli a Roma è tutto fuorché una bottega oscura e silenziosa. Per quanto riguarda l’occhio, esso viene cullato fin dal marciapiede dalle vetrine caldamente illuminate: nessun neon, ma tanti punti di luce che valorizzano i prodotti in esposizione e guidano l’occhio dai vasi ai quadri in ceramica appesi, come in un museo. Una volta entrati ci si imbatte in un vero e proprio caleidoscopio: ci sono le porcellane bianche in attesa di essere decorate, i campioni di colore e le tabelle, una nutrita esposizione e un ampio laboratorio, anch’esso ben decorato e illuminato. Per la parte uditiva si nota la presenza costante di voci, che siano quelle dei clienti giunti per chiedere una consulenza o quelle degli studenti ceramisti che lavorano e chiacchierano nel laboratorio a vista.
Beevaio è una piccola (neanche tanto) oasi verde dedicata alle api, animali preziosi e in pericolo di estinzione. Siamo a Congiunti, in provincia di Pescara, dove un gruppo di persone, armate di incrollabile forza di volontà, ha deciso di dedicarsi alla riqualificazione di un ex vivaio forestale per creare un parco dedicato ad esse, scegliendo piante mellifere e adottando un tipo di coltivazione completamente biologica nel rispetto dell’ambiente e delle api.
Nel cuore di Agrigento, nella contrada Fauma ricca di vigneti e coltivazioni, l’azienda di Rosario Cuffaro produce vini biologici. Rosario ci ha raccontato la sua storia.
Francesca Fontana è una designer bolognese di accessori da sposa, che da anni lavora in questo ambito con passione e dedizione. Nel tempo ha sperimentato anche altre tecniche di realizzazione in diversi ambiti del design e dell’artigianato, come nella creazione di gioielli, di cappelli in fibre naturali, di coloratissime scarpe per tutte le stagioni e nella decozione di tessuti.
Da una parte le montagne: le montagne da cui si estrae il marmo di Carrara, il bianco famoso in tutto il mondo. Dall’altra parte il mare: le vette che fanno da sottofondo alle onde. Il sapore del sale. Tutto miscelato in un bicchiere. Terre Apuane è un’azienda vinicola che nasce nel 2011, dall’idea, ma soprattutto dalla passione, di Emanuele Crudeli. Lo abbiamo incontrato nel suo vigneto e, parola dopo parola, ci ha raccontato un po' tutta la sua filosofia e il suo legame con la natura e con il territorio.
Ai piedi del Parco Nazionale del Pollino, tra l’aria fresca dei monti e la brezza marina dello Ionio, nasce a Frascineto in provincia di Cosenza l’azienda vitivinicola Rizzo. Per voi abbiamo incontrato Francesco, un giovane che con coraggio, passione e dedizione ha scelto di coltivare vitigni autoctoni e antichissimi e di portare avanti così le radici familiari, realizzando il vino più raro della Calabria.
Giuseppe Liberati è un outsider della ceramica abruzzese. Con i piedi nella tradizione e la testa nell’innovazione, si è saputo distinguere dagli altri artigiani per la sua caparbietà e originalità. La vitalità, la positività di questo approccio è oggi la linfa vitale di un’azienda che continua a investire e può guardare al futuro grazie al coinvolgimento appassionato della moglie e dei tre figli del fondatore. E così, oggi, ognuno a modo suo, porta creatività e personalità agli oggetti firmati Ceramiche Liberati dando nuova energia al sogno del padre, come racconta con orgoglio la figlia Erika.
Quella dei Papadopoli in provincia di Taranto è la storia di una famiglia cresciuta tra le vigne e che negli anni si è evoluta notevolmente: dalla coltivazione dell’uva e vendita a terzi, fino ad arrivare alla creazione di una vera e propria azienda agricola, col controllo dell’intera filiera di produzione e vendita di vino in bottiglia. Il nome della loro prima bottiglia di vino, chiamata "Vecchio Sogno", non è casuale: il "Vecchio Sogno", infatti, che era proprio un obiettivo, un vero e proprio sogno, del papà di Salvatore di aprire un’attività con una propria cantina. Le viti della Tenuta Giustini crescono rigogliose su un terreno antico, su cui soffiano i venti di Scirocco e Tramontana. Passeggiando tra i filari si respira il profumo del mare e si può percepire il legame con la terra che accomuna vecchie e nuove generazioni. Nel corso degli anni, la famiglia Papadopoli è davvero riuscita a realizzare un sogno, grazie al duro lavoro e all’impegno dei suoi antenati unito alle grandi capacità dei giovani della nuova generazione.
Casa Brecceto nasce sui colli di Ariano Irpino da tre amici, quasi fratelli. E continua inglobando persone che tali diventano, perché si muovono sulla stessa frequenza della bella vibrazione che l’ha vista muovere i primi passi. Avviata per gioco e per passione, è oggi è un’affermata cantina di vini naturali di alta qualità che esporta l’Irpinia, nonché una precisa filosofia di produzione, cooperazione e attenzione al territorio, in tutto il mondo. A raccontarci la storia di Casa Brecceto sono due dei sei soci dell’odierno gruppo: Fortunato Sebastiano, enologo, che si occupa della produzione e della supervisione della parte viticola ed enologica, e Mario Manganiello, che si definisce il “jolly”, il factotum, ed è il maestro dell'accoglienza.
Esiste un luogo, tra i colli tortonesi, dove l’amore per la coltivazione della vite si unisce all’allevamento etico e alla pratica dello Shiatsu. Stiamo parlando dell’Oasi di Mastarone, “casa” della società agricola Il Vino e Le Rose, che, oltre a produrre vini e carne di alta qualità, offre ospitalità nel suo bed and breakfast, dove talvolta organizza anche eventi. Il tutto è immerso nel tranquillo contesto rurale di Momperone, un piccolo paese in provincia di Alessandria.
Le mani di Antonella e Clorinda non si fermano mai, tra un racconto e un aneddoto, appena possono tornano dietro al bancone del loro laboratorio per riprendere ago e filo, come se cucire e creare fossero una necessità, oltre che un mestiere. Reale o inventata, cantata o narrata, i manufatti ideati e realizzati da queste due artigiane sono anche e soprattutto pezzetti di tradizione, abruzzese e ortonese, che resistono al passare del tempo grazie alla volontà delle loro instancabili ed entusiaste creatrici.
Quando la storia incontra il sapere nascono realtà come quella di Casa vinicola Andrea Provenzano. Un’azienda a conduzione familiare che produce vini, considerati e riconosciuti di alta qualità, destinati ad una clientela esigente e selezionata del settore ho.re.ca. Abbiamo incontrato un giovane ottantaduenne, Pantaleo Provenzano. Enologo, scrittore, direttore e consulente, immerso in un contesto artigianale, familiare e allo stesso tempo scientifico. Uno stimato conoscitore del vino che ha voluto gentilmente ospitarci per parlare della centenaria esperienza della casa vinicola Provenzano.
Insegne Antiche valorizza l’identità del territorio mediante le particolari insegne, conferendo quel valore aggiunto in grado di tratteggiare la particolarità di una località. Sono lavori artigianali realizzati con un’adeguata cura del dettaglio quasi a sottolineare una specifica peculiarità. A Insegne Antiche, situata in Via Monte Nero 21 a Colleverde, vicino Roma, costruiscono manufatti modellati in metallo battuto, laccati, decorati a mano e smaltati a leggero rilievo. Il lavoro di realizzare insegne tipiche caratterizza l’attività artigiana oltre che su metallo smaltato, anche su un altro materiale come legno, rame, vetro, ceramica di ogni stile ed epoca. Possiamo annotare una serie di modelli come le insegne liberty, quelle retrò, floreali, medioevali, gotiche, rinascimentali, romane, solo per citare qualcuna.
Un po’ salotto - un divano, un tavolino, il verde di tante piante. E un po’ laboratorio - la macchina da cucire, i manichini con i modelli, la scrivania e la credenza zeppi di fogli, ritagli, tessuti, perline. Siamo a Medole, un piccolo comune dell’alto mantovano, nella casa-studio di Nicoletta Nicoletti, cioè La Nico delle Meraviglie. Qui, dall’incontro tra i sogni delle clienti e la creatività di Nicoletta, nascono accessori per cerimonia, occasioni speciali e tempo libero, d’ispirazione retrò ma rivisitati in chiave moderna.
Durante il nostro viaggio nel Roero, abbiamo avuto la possibilità di visitare l’azienda agricola Carlo Casetta, a Montà d’Alba. Si tratta di una azienda produttrice di vino, da ben tre generazioni. È proprio Carlo, il titolare, a rappresentare la terza generazione e a gestire personalmente l’attività dal 2010. La filosofia di Carlo è quella della qualità e tipicità del prodotto: perciò ha scelto di puntare sulla vendemmia manuale, con trattamenti ridotti al minimo, per poter dare grande attenzione alla natura e al consumatore. Le uve migliori vengono vinificate separatamente, per ottenere vini che rappresentino appieno le caratteristiche dei vigneti e del territorio, esaltando le loro qualità e rispettandoli con le migliori cure.
La Calzoleria Petrocchi produce scarpe artigianali realizzate a mano: moda pronta oppure su misura nella bottega di Roma, al vicolo delle Ceste 29. È un laboratorio frequentato da attori del cinema e della televisione, campioni dello sport e rappresentanti delle Istituzioni. La Calzoleria Petrocchi ottiene durante gli anni diversi riconoscimenti a livello Italiano e internazionale. L’artigianato è un valore aggiunto dell’economia italiana, evidenziando quella particolare differenza conferita al prodotto: qualità e originalità. Daniela Ridolfi, figlia del fondatore della Calzoleria Petrocchi e attualmente titolare della bottega artigianale, racconta la storia dell’impresa familiare, sottolineando alcuni aspetti storici che hanno caratterizzato il laboratorio. Non manca l’emozione quando Daniela Ridolfi ripercorre la nascita della bottega.
Il Delta del Po è la fusione perfetta fra terra, acqua e mare che offre la possibilità di scoprire imprese di nicchia come il Bosco Officinale, realtà molto interessante del territorio. Quest'impresa ha una doppia valenza: agricola in quanto vengono coltivate naturalmente piante come Melissa, Echinacea, Achillea, Salvia Officinale, Salvia Solarea, Elicriso, Lavanda Vera, Rosmarino, Timo, Dragoncello, Monarda, Maggiorana, Aronia, Alloro, Calendula, Erigero, Menta Piperita e produttiva perché queste piante vengono utilizzate per ottenere naturalmente prodotti cosmetici e alimentari.
Musica, legno, colori: entrando nel laboratorio di liuteria di Alessandro Milani si respira un’intensa ventata di passione per il proprio lavoro. Un lavoro antico e completamente artigianale, come si faceva secoli fa, che dà vita a nobili strumenti artistici: violini, viole e violoncelli. Alessandro lavora precisamente a Boca, in provincia di Novara, ed è qui che le vostre api di Italian Bees si sono posate oggi.
Ogni volta che si pensa ad un telaio viene sempre in mente Penelope che tesse la sua tela aspettando il ritorno di Ulisse. Ecco, Laura non ci ricorda Penelope. Lei il suo tempo lo ha trasformato in arte e dalle sue mani, un po’ come ci dice lei, esce musica. Laura è una disegnatrice di tessuti con una passione per la pratica della tessitura. Lavora principalmente su commissione per privati: case di moda e designer, ma anche per suoi clienti affezionati. Parallelamente coltiva la continua ricerca artistica. L’abbiamo incontrata nel suo laboratorio e l’amore verso il suo lavoro è un racconto che ci ha fatto rimanere incollati, come un filo ad un altro filo.
Nel lavoro di Domenico Iezzi c’è tutto: il passato e il futuro, l’unicità dell’artigianato e la perfezione della tecnologia, l’inventiva e la programmazione. Il collante di tutto è la curiosità, che ha caratterizzato il suo percorso professionale e le successive scelte lavorative e che lo spinge ad esplorare nuove idee e tecniche di lavorazione, senza perdere di vista il valore dell’ispirazione.
Il cammino de Il cestino di pane inizia dal comparto della ristorazione dove due soci, nel lontano 2013, decidono di avviare una start up davvero “Unica” nel suo genere. Principalmente nata dall'esigenza di creare qualcosa di diverso, sia per il settore ristorativo che per quello privato, il focus, poi, si è subito spostato sulla lotta alla plastica e all’inquinamento ambientale.
Elegante e familiare, moderno e tradizionale, di tendenza e originale. Queste definizioni, seppure in contrasto tra di loro, sono rappresentative della doppia anima di Arago Design, un luogo fisico e ideale, dove la ricerca progettuale incontra la tradizione per creare dei pezzi unici di artigianato. Si potrebbe scrivere semplicemente che si tratti di artigianato abruzzese, perché i rifermenti al territorio sono molteplici, ma si limiterebbe il campo visivo di Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano: mente, cuore e braccia di questa realtà decisamente fuori da ogni facile definizione.
Giulia è giovane e il suo entusiasmo per quello che fa è una ventata d'aria fresca. Fresca come quella che dal mare soffia su Santa Margherita Ligure dove il negozio di Giulia, in cui l’abbiamo incontrata, è anche laboratorio e chiunque, entrando, può vederla all’opera modellando la cera e mettendo un po’ di quel mare anche dentro alcune sue candele.
I fratelli Scuotto iniziano la loro attività ventisette anni fa avventurandosi in quello che è un mondo carissimo ai napoletani e proprio per questo visto quasi come intoccabile, quello presepiale. Come laboratorio scelgono il centro storico della città e da allora, tra sfide e destino, ne hanno fatta di strada.
Quando siamo entrate nel suo negozio a Lucca, Nadia stava arrotolando fili intorno al suo telaio. È stato un po' come fare un passo indietro e, in silenzio, ci siamo messe in ascolto del suono della tessitura: del suono di quest'arte, delle sue infinite sfumature e della pazienza che richiede.
La realtà creata da Nunzia Laura nel cuore della città di Napoli combina l’arte orafa con la leggenda, la mitologia e le radici arcaiche. “Nymphè archeologia e gioielli” è ricerca costante di un nuovo design e collaborazione con figure esperte, per proiettare l’idea verso il futuro e parlare di storia da un punto di vista nuovo e originale.
Uno spazio minuscolo inondato dal profumo del cuoio, alle porte del Carmine, storico quartiere di Brescia: Artescarpe è un piccolo laboratorio di lavorazione del cuoio, dove dalla passione di Stefano - per l’arte prima e per le pelli poi - nascono borse, zaini e sandali fatti a mano con pellami e materiali ecosostenibili.
Chi è Italian Bees? Ecco la prima domanda che spesso riceviamo. Italian Bees è un vero e proprio contenitore di storie made in Italy. Le Api Italiane viaggiano in tutta la Penisola alla scoperta di prodotti unici realizzati nel nostro meraviglioso Paese. In questa intervista la nostra Ape Regina, Luisa, racconta chi siamo, cosa offriamo ai nostri artigiani e il perchè del nome "Italian Bees". Benvenuto in Italia, benvenuto in Italian Bees!
Beevaio è una piccola (neanche tanto) oasi verde dedicata alle api, animali preziosi e in pericolo di estinzione. Siamo a Congiunti, in provincia di Pescara, dove un gruppo di persone, armate di incrollabile forza di volontà, ha deciso di dedicarsi alla riqualificazione di un ex vivaio forestale per creare un parco dedicato ad esse, scegliendo piante mellifere e adottando un tipo di coltivazione completamente biologica nel rispetto dell’ambiente e delle api.
Quella dei Papadopoli in provincia di Taranto è la storia di una famiglia cresciuta tra le vigne e che negli anni si è evoluta notevolmente: dalla coltivazione dell’uva e vendita a terzi, fino ad arrivare alla creazione di una vera e propria azienda agricola, col controllo dell’intera filiera di produzione e vendita di vino in bottiglia. Il nome della loro prima bottiglia di vino, chiamata "Vecchio Sogno", non è casuale: il "Vecchio Sogno", infatti, che era proprio un obiettivo, un vero e proprio sogno, del papà di Salvatore di aprire un’attività con una propria cantina. Le viti della Tenuta Giustini crescono rigogliose su un terreno antico, su cui soffiano i venti di Scirocco e Tramontana. Passeggiando tra i filari si respira il profumo del mare e si può percepire il legame con la terra che accomuna vecchie e nuove generazioni. Nel corso degli anni, la famiglia Papadopoli è davvero riuscita a realizzare un sogno, grazie al duro lavoro e all’impegno dei suoi antenati unito alle grandi capacità dei giovani della nuova generazione.
Oggi siamo in una valle speciale della Liguria: la Val d’Aveto, un territorio ricco delle migliori erbe per distillati. All’interno di questa valle si trova Rezzoaglio, piccolo paese in cui abbiamo incontrato la famiglia Fabbrizii, discendente del celebre caffettiere e liquorista Giovanni Fabbrizii, che a inizio Novecento riuscì a inventare un amaro apprezzato addirittura dai Duchi di Savoia. In particolare, abbiamo parlato con Laura, una dei sei soci, che ci ha accolto calorosamente e permesso di visitare il liquorificio di famiglia. Attraverso questa intervista, ci racconta la storia della famiglia e del Liquorificio, oltre al particolare ritrovamento che ha permesso di ricreare il leggendario “liquore tonico digestivo”.
Non soltanto un simbolo e un prodotto, ma una vera e propria filosofia di vita. L’azienda agricola Lumaca Irpina, che alleva chiocciole e ne trasforma la bava in pregiate creme di bellezza, si fa ambasciatrice di un valore molto importante: il giusto tempo da dedicare al proprio benessere.
Ai piedi del Parco Nazionale del Pollino, tra l’aria fresca dei monti e la brezza marina dello Ionio, nasce a Frascineto in provincia di Cosenza l’azienda vitivinicola Rizzo. Per voi abbiamo incontrato Francesco, un giovane che con coraggio, passione e dedizione ha scelto di coltivare vitigni autoctoni e antichissimi e di portare avanti così le radici familiari, realizzando il vino più raro della Calabria.
Giulia è giovane e il suo entusiasmo per quello che fa è una ventata d'aria fresca. Fresca come quella che dal mare soffia su Santa Margherita Ligure dove il negozio di Giulia, in cui l’abbiamo incontrata, è anche laboratorio e chiunque, entrando, può vederla all’opera modellando la cera e mettendo un po’ di quel mare anche dentro alcune sue candele.
I fratelli Scuotto iniziano la loro attività ventisette anni fa avventurandosi in quello che è un mondo carissimo ai napoletani e proprio per questo visto quasi come intoccabile, quello presepiale. Come laboratorio scelgono il centro storico della città e da allora, tra sfide e destino, ne hanno fatta di strada.
Piazzetta Bruno Boni è un piccolo salotto nascosto nel cuore di Brescia. Proprio qui si trova Leise Shoes, atelier in cui nascono calzature artigianali, personalizzate e senza tempo. Nello spazio elegante del negozio Romina Brocchetti, ideatrice del marchio e titolare, accompagna i clienti nella definizione della calzatura perfetta per le loro esigenze.
A Cartignano, in provincia di Cuneo, si trova un’azienda di zafferano davvero particolare, fondata da Paola e Sebastiano nel 2019. Il nome del loro progetto, Zaf Zaf, rimanda proprio al piccolo fiore di colore indaco e con il pistillo rosso fuoco. L’idea che ha dato vita all’azienda è quella di riuscire a creare un prodotto di alta qualità, sostenibile, in comunione con la natura e, allo stesso tempo, la volontà di ritornare alle origini.
Dal 2006 Gabriele e Miriam Dalcanale, titolari de La Dama Vini, producono vini in due località diverse, entrambe site nella provincia di Verona. Il loro corpo principale si trova a Negrar e si estende per circa 7 ettari, con coltivazioni vocate al Recioto e all’Amarone; altri 4 ettari si trovano nell’entroterra del Lago di Garda, dove la specialità delle uve è destinata alla produzione del Valpolicella Superiore. Il nome dell’azienda arriva dal vigneto sul quale essa stessa sorge e che produce le uve destinate alla realizzazione del Valpolicella Classico Superiore Ripasso. In una passeggiata tra i vigneti di proprietà dell’azienda, Gabriele si racconta.
Entrare nella bottega di Lidia, a Lastra a Signa, è un po' come entrare in un mondo magico dove da ogni angolo spuntano occhi che raccontano qualcosa. Sono le orecchie di un elefante, il vestito a fiori di una bambola, le ali di una cicogna, il naso di una pecora. Il filo sempre attaccato alla macchina da cucire.
A Firenze, in via del Leone, alle spalle di Palazzo Vecchio, vive la piccolissima bottega di Jamie Marie Lazzara. La liutaia americana, di origini italiane, ha studiato in Italia fin da giovanissima, prima come restauratrice a Firenze, imparando le tecniche di lavorazione dei materiali, e poi presso la nota scuola di liuteria di Cremona.
L’azienda Stefano Facioni è impegnata dal 2013 alla realizzazione di un progetto con il grano antico Senatore Cappelli. È dal 2015 che Stefano Facioni lavora soltanto con prodotti come pasta e farina certificati biologico e rigorosamente 100% Made in Italy. L’obiettivo dell’azienda, situata nel cuore di Poggio Mirteto, in via Matteotti 23, in provincia di Rieti, a due passi da Roma, è divulgare la cultura dei sapori autentici nelle persone.
Immaginiamo una strada che, come un serpente, si snoda misteriosa tra le anse panciute delle montagne, la pelle punteggiata da macchie più scure: sono piccoli gruppi di baite, i tetti grigi della stessa roccia che le sovrasta. Al centro di ogni paese, un campanile appuntito, anch’esso di pietra, modesto e serafico, si protende verso l’altro, come a cercare di afferrare gli ultimi raggi di sole, nella luce ormai fioca del tramonto. È proprio su uno di quei campanili della Val di Susa che inizia la nostra storia: la storia della famiglia Giverso.
Virginia è un’artigiana di Montopoli Val D’Arno, in provincia di Pisa, che ha scoperto un potere dentro la cera e nel suo negozio è circondata da candele, profumatori e dall’abbraccio tra questo mondo e il mondo del legno, lavorato dal suo fidanzato Simone. Ma Euphoria Artigiana non è solo questo.
Quando la storia incontra il sapere nascono realtà come quella di Casa vinicola Andrea Provenzano. Un’azienda a conduzione familiare che produce vini, considerati e riconosciuti di alta qualità, destinati ad una clientela esigente e selezionata del settore ho.re.ca. Abbiamo incontrato un giovane ottantaduenne, Pantaleo Provenzano. Enologo, scrittore, direttore e consulente, immerso in un contesto artigianale, familiare e allo stesso tempo scientifico. Uno stimato conoscitore del vino che ha voluto gentilmente ospitarci per parlare della centenaria esperienza della casa vinicola Provenzano.
Insegne Antiche valorizza l’identità del territorio mediante le particolari insegne, conferendo quel valore aggiunto in grado di tratteggiare la particolarità di una località. Sono lavori artigianali realizzati con un’adeguata cura del dettaglio quasi a sottolineare una specifica peculiarità. A Insegne Antiche, situata in Via Monte Nero 21 a Colleverde, vicino Roma, costruiscono manufatti modellati in metallo battuto, laccati, decorati a mano e smaltati a leggero rilievo. Il lavoro di realizzare insegne tipiche caratterizza l’attività artigiana oltre che su metallo smaltato, anche su un altro materiale come legno, rame, vetro, ceramica di ogni stile ed epoca. Possiamo annotare una serie di modelli come le insegne liberty, quelle retrò, floreali, medioevali, gotiche, rinascimentali, romane, solo per citare qualcuna.
Siamo stati in una bottega davvero particolare, colorata da tradizione e innovazione, in una marina del Salento: la Bottega del Tamburello di Torre Paduli, di Rocco Luca. Musicista e artigiano, si è inventato un mestiere costruendo da zero uno degli strumenti più caratteristici della terra della Taranta, il Tamburello. Abbiamo incontrato un uomo umile e genuino, amante degli animali e del proprio lavoro. Un artigiano molto conosciuto e apprezzato, che ha fatto arte della sua passione, sino a collaborare con D&G, insieme a Giromari.
Siamo andati a scoprire la piccola realtà di Cuore di Pane, un panificio di Cabella Ligure in provincia di Alessandria, che ha fatto del biologico e della genuinità il suo cavallo di battaglia. Irene è una splendida Donna, illuminante e illuminata, che ha deciso di aprire e avviare l’attività di panificazione per ritrovare se stessa e il suo passato. Sono proprio le donne della sua vita, la mamma con la nonna e le zie, che hanno spinto Irene a trasferirsi in questo piccolo paesino per ritrovare nel suo lavoro i momenti di condivisione passati con le sue Donne a fare il pane la domenica. Senso di famiglia, un forte legame con le tradizioni, una grande voglia di collaborare con altre realtà, altre storie, altre famiglie.